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mercoledì 12 gennaio 2011

Pan Mataloc: un passato non più lontano

Nel punto in cui  il lago di Como si divide nei due rami sorge Bellagio dove scorgiamo tra i prodotti che offre un dolce color ambrato scuro come il riflesso del sole all’imbrunire nell’ombra del lago. Pur essendo generato da prodotti della terra come farina, latte, burro, uova, noci, nocciole, mandorle, canditi e fichi secchi era destinato al lago, perché questo dolce molto nutriente veniva preparato dalle massaie  per i pescatori che al mattino presto trainavano in acqua la propria barca per gettare le  reti e affrontare con notevole sforzo qualsiasi avversità.

E' questo quello che ci racconta lo staff della fabbrica dei Nocciolini di Canzo. A differenza di altri dolci l’impasto creato e manipolato da sapienti mani, conserva in sé una grande caratteristica: il dolce rimane di una consistenza soffice per giorni non solo al tatto ma anche al palato consentendoci di assaporare ogni ingrediente. Questo buonissimo pane dolce è stato tramandato fino ai nostri giorni anche se con qualche lieve modifica, infatti la ricetta tradizionale prevedeva esclusivamente farina bianca che in alcune preparazioni al giorno d’oggi viene accompagnata da farina integrale di segale. Ancora prima di assaggiarlo si viene rapiti dall’avvolgente profumo che ci permette di pregustare i sapori di ogni singolo ingrediente  trascinando con sé i nostri sensi in una antica cornice di un passato che grazie a questo dolce non sembra essere poi così lontano.

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